
Navigare tra i bandi
Navigare tra i bandi senza (possibilmente) affogare
Come districarsi in un mare di opportunità senza affogare nella palude della burocrazia? Semplice, bisogna avere una strategia e una metodologia.
Partiamo con una prima (dolente) nota. La burocrazia è tanta, anzi troppa. Con la digitalizzazione siamo arrivati all’impero della burocrazia digitale. Sempre più documenti, piattaforme più o meno funzionanti con call center più o meno “rispondenti”
Un bando però significa la possibilità concreta di realizzare quell’idea ambiziosa, di acquisire nuove competenze o di dare una spinta cruciale alla competitività aziendale.
Il mondo della finanza agevolata è una realtà complessa, il rischio di “affogare” in un eccesso di informazioni, scadenze imminenti e requisiti normativi è sempre dietro l’angolo.
Come si fa, dunque, a intercettare i finanziamenti giusti senza perdere la rotta? Vediamo alcuni aspetti.

Concretezza e coerenza
Errore da evitare: la pesca “a strascico”. Provare con ogni bando disponibile, sperando che uno vada a buon fine. Questo consuma tempo, risorse ed energie, con un alto rischio di fallimento.
Cosa fare: partire dalla propria Vision aziendale. Quali sono gli obiettivi strategici per i prossimi 12/24 mesi? Solo dopo aver chiarito l’esigenza (es. innovazione di prodotto, internazionalizzazione, digitalizzazione di un processo chiave), si va alla ricerca del bando che è la sua naturale conseguenza e non viceversa. Un finanziamento deve essere un acceleratore, non il punto di partenza. Questa ottica è, purtroppo, molto spesso ribaltata
Decodificare il linguaggio: dai requisiti al progetto
I bandi parlano spesso una lingua tecnica, molto specifica e articolata. Leggerli non è sufficiente: bisogna decodificarli.
Un bando non è un semplice invito a presentare la domanda; è una mappa dettagliata che indica:
- Obiettivo del finanziatore: Cosa vuole ottenere l’ente erogatore (Regione, Ministero, Europa)? Il vostro progetto deve “parlare la loro lingua” e contribuire al loro obiettivo.
Criteri di valutazione: leggere attentamente i criteri di valutazione permette di strutturare la proposta in modo da massimizzare il punteggio. Dove è richiesto un impatto sulla sostenibilità, dovrete dettagliare gli aspetti ambientali o sociali del vostro intervento. Non dimentichiamoci che più il bando è coerente con la vostra esigenza, più la valutazione può essere premiante perché il vostro progetto sarà concreto.
Se necessario fatevi aiutare da un consulente esperto che riuscirà a esprimere nel linguaggio corretto la vostra idea.
Il fondo perduto. Un essere quasi mitologico
Troppo spesso le aziende si concentrano eccessivamente sul famoso/famigerato fondo perduto. Va benissimo, ma ricordate sempre che:
– per ricevere il finanziamento le cose vanno fatte. L’approvazione di un progetto è un lavoro, non è denaro in regalo
– esiste uno Stato Avanzamento Lavori
– si può ricevere un primo anticipo (di solito tra il 20% e il 30%) e in base al SAL si ricevono altri acconti. È sempre richiesta una fidejussione. Il progetto va gestito e rendicontato.
La Gestione Progettuale: la metà sommersa dell’iceberg
Troppe aziende pensano che il lavoro finisca con l’invio della domanda. Sbagliato. La sfida, e l’altro luogo dove è facile “affogare”, è anche nella gestione e rendicontazione del progetto approvato.
La fluidità del processo, l’integrazione delle attività finanziate con la quotidianità aziendale e l’accuratezza della documentazione sono elementi cruciali. Un progetto ben redatto in fase di presentazione deve essere supportato da processi interni – meglio se si individuano persone specifiche del vostro staff – che ne consentano una esecuzione fluida e una rendicontazione ineccepibile. Questo minimizza il rischio di errori, richieste di chiarimenti o, peggio, revoche.
Non aspettate MAI l’ultimo minuto

Trovare il bando giusto, presentare un progetto richiede metodo, competenza e, soprattutto, tempo.
In Aida Marketing & Formazione, supportiamo le aziende non solo nella fase di redazione e presentazione, ma accompagniamo l’intero ciclo di vita del finanziamento: dalla strategia iniziale all’esecuzione, fino alla rendicontazione finale.
Avete un’idea di innovazione da finanziare? Non attendete l’uscita del bando per iniziare a pensare al progetto e navigare tra i bandi.
Contattateci per una prima valutazione delle vostre esigenze. A questo LINK i nostri riferimenti
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